Nei vini di Cantina Bolzano cāĆØ tutta la storia di persone sia di vigna sia di cantina che da decenni inseguono lo stesso obiettivo: esprimere al meglio un territorio vitivinicolo che unisce un carattere spiccatamente alpino ad influenze mediterranee. Ć il carattere di un vino che sembra scendere dalle montagne, quello di Cantina Bolzano, perchĆ© ancora in piena vendemmia i pendii sopra il capoluogo altoatesino iniziano ad essere spolverati dalla prima neve che pian piano trasforma il paesaggio dell’intera regione.Ā Con i suoi vitigni di fondovalle fino a quelli che arrivano a sfiorare i 1000 m s.l.m., dal oltre cento anni Cantina Bolzano ĆØ testimone di un territorio dove la viticultura eroica siede alla tavola dei suoi abitanti.Ā Ā
Storia vitivinicola che āinvecchiaā come il buon vinoĀ
Quella di Cantina Bolzano ĆØ una storia che per essere raccontata deve partire da radici che affondano in una terra, l’Alto Adige, con la più alta superficie (98%) soggetta al disciplinare della DOC. Un patrimonio preso in mano da Stefan Filippi, enologo di Cantina Bolzano ed allievo dello storico enologo Luis vonĀ DellemanĀ con il quale giĆ dal 1984 Filippi ha iniziato a sperimentare nuove tecniche vitivinicole pratiche sui pendii scoscesi delle colline attorno a Bolzano, confluite nella sua filosofia focalizzata sulla qualitĆ dellāuvaggio a disposizione e sul motto āpoco ma buonoā. Ć al confine con le Alpi, in una delle cittĆ più calde d’Italia nei giorni d’estate, cullati dalle correnti fresche dei ghiacciai a pochi metri dalle cime innevate che nascono i vini di Cantina Bolzano.Ā Ā
Una cantina delle famiglie, come quelle di Hubert Mayr e Friedrich Rƶll i qualiĀ produconoĀ le loro uveĀ a 1.000 metriĀ d’altezza, dove il clima rigido ĆØ ammorbidito dai quasi 300 giorni di sole allāanno, mentre tra notte e giorno i vigneti beneficiano di un fondamentale sbalzo termico. Caratteristiche climatiche e geomorfologiche sulle quali Filippi ha costruito la sua filosofia del āPoco ma buonoā, in una zona vitivinicola dove oltre alla composizione del terreno, alla densitĆ degli impianti e alla forma di allevamento, sono le differenti altitudini rispetto al livello del mare a giocare un ruolo essenziale. āLimitiamo gli interventi sull’uva, sul mosto e sul vino allo stretto necessario, perchĆ© siamo consci che ogni operazione in più da al vino qualcosa di meno e anche perchĆ© ogni famiglia conferitrice di Cantina Bolzano cosƬ come ogni suo singolo collaboratore ĆØ il prodotto di una comunitĆ che ha profondo rispetto per il suo prezioso territorio patrimonio UNESCOā, spiega Klaus Sparer, direttore di Cantina Bolzano.Ā Ā

Produrre vino a due passi dai pendii innevatiĀ
Con vitigni distribuiti per l’86% in zona collinare e che arrivano a superare anche ilĀ 70% di pendenza, Cantina Bolzano presta particolare attenzione nel supportare i suoi oltre duecento conferitori in ognuna delle fasi della lavorazione in vigna.
āLa lavorazione nei vigneti più ripidi comporta molte più ore di lavoro durante tutto l’anno, visto che le macchine speciali impiegate sui pendii operano con più lentezza, quindi, per raggiungere ogni anno una perfetta maturitĆ dell’uva e la massima qualitĆ nei vigneti ad altezze anche notevoli, cantina Bolzano punta a rese più basseā, spiega Filippi. Infatti, continua l’enologo di Cantina Bolzano āLa condizioni di forte pendenza di molti nostri vigneti limita fortemente la meccanizzazione. Fino al 35% di pendenza si può meccanizzare molto, mentre dopo il 35% si deve passare a macchinari speciali più lenti di quelli usati in pianura e specialmente negli impianti nuovi si prova ad inerbire il vigneto (oppure effettuare la pacciamatura), per non avere degli smottamenti del terreno durante l’estate, quando i temporali ā specialmente negli ultimi anni – riversano sulle colline acquazzoni importantiā, aggiunge Filippi.Ā
La distribuzione in altezza delle varietĆ di uva nei vigneti di Cantina Bolzano aiuta a spiegare l’entitĆ dello sforzo messo in campo al fine di massimizzare non certo la resa, quanto la qualitĆ del raccolto. Nella forbice 200-350 m. s.l.m. 84 conferitori crescono la quasi totalitĆ delle varietĆ a bacca rossa vinificate da Cantina Bolzano. Tra 350 e 600 m. s.l.m. circa 90 conferitori crescono varietĆ come Schiava, Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Grigio, Pinot Nero, Pinot Bianco, Kerner, Moscato Giallo, Moscato Rosa, mentre nella fascia di altezza posta tra 600 a 1000 m. s.l.m., una sessantina di conferitori si prendono cura dei vigneti coltivati a Pinot Bianco,Ā Gewürztraminer, MüllerĀ Thurgau,Ā Silvnaer, Riesling e Pinot Grigio.Ā
Il vino al tempo della neveĀ
E in caso di neve? In caso di nevicate sui vigneti a spalliera non succede nulla, mentre sui vigneti a pergola potrebbe succedere che la neve si depositi sul legno della vigna e con il suo peso la struttura non regga più. Per questo motivo, appena vengono completate le varie fasi della vendemmia, circa verso inizio novembre – quando giĆ i venti freddi scendono giù dalle montagne le quali iniziano a ricoprirsi di neve – i contadini iniziano le operazioni per la riduzione dei tralci, oltre alla potatura delle vigne, molto spesso accompagnate dall’estirpo delle vigne vecchie e la preparazione del terreno per il reimpianto nell’anno a venire. In questo modo, la neve non trova più tanta superficie dove depositarsi, i vigneti possono andare in letargo e i viticoltori trovare un momento di pausa, in compagnia delle proprie famiglie e delle proprie tradizioni.Ā Ā