Cancelloni Food Service: il governo ha dimenticato la filiera della distribuzione

Abbiamo intervistato Fabio Cancelloni, AD di una delle principali realtà del centro Italia fra i distributori di generi alimentari e attrezzature della ristorazione, la Cancelloni SpA.

4 Dic 2020 - 00:39
Cancelloni Food Service: il governo ha dimenticato la filiera della distribuzione

La chiusura delle attività della ristorazione del primo lockdown dello scorso Marzo/Aprile e la riduzione degli orari di apertura di Ottobre/Novembre, in seguito all’emergenza sanitaria dovuta al Covid19, ha di fatto messo in una condizione di sofferenza anche le attività dei distributori di generi alimentari e attrezzature della ristorazione. Una parte importante della filiera del comparto costituito da un nutrito numero di aziende che ogni giorno portano a bar, ristoranti, pizzerie le materie prime necessarie alla produzione del servizio di preparazione e somministrazione di queste attività.

Sul tema, abbiamo intervistato Fabio Cancelloni, AD di Cancelloni Food Service SpA, una delle principali realtà del centro Italia. Classe 1963, tempra da titolare d’impresa che ama essere in prima linea nella gestione e nello sviluppo dell’attività di famiglia con numerose iniziative a favore del miglioramento delle performance dei propri clienti e tra i promotori del consorzio GH Grossisti Horeca.

Fabio, prima di parlare del tema legato ai ristori, può presentarci la Cancelloni SpA e qualcuna delle sue principali iniziative?

Da 58 anni sviluppiamo un’idea semplice e magistrale che ebbe il fondatore Domenico, quando nel 1962 si accorse che il mondo della ristorazione era destinato a crescere notevolmente perché ormai si cominciava a concepire il ristorante non più come luogo d’elite, quindi solo ad appannaggio delle grandi famiglie perugine, ma si apriva alle famiglie della media borghesia e cioè a tutte quelle famiglie benestanti che se dovevano festeggiare qualcosa attraverso un ricevimento, ancora avevano l’abitudine di farlo in casa e non di certo al ristorante.

 width=

È emozionante parlare dell’inizio della nostra attività. Mio padre Domenico aprì una macelleria e questo mi rende ancora oggi orgoglioso poiché la carne è una delle componenti principali del settore del catering (nonostante le campagne di denigrazione della carne…). Successivamente, l’azienda si è con il passare degli anni sempre più evoluta, sviluppando ed ampliando progressivamente tutti gli altri settori del settore alimentare: prima i surgelati, poi quello dei salumi e formaggi, a seguire i vini fino al completamento degli ingredienti alimentari e non alimentari, con una nuova sede inaugurata nel 1991, quella che occupiamo attualmente.

Oggi la Cancelloni fornisce ai ristoranti delle 5 regioni in cui opera (Umbria, Toscana, Lazio, Marche e parte della regione Abruzzo), tutto quello che serve sia in cucina che in sala. L’assortimento di attrezzature e prodotti per la ristorazione che abbiamo costruito nel corso degli ultimi anni per la nostra clientela, è davvero molto completa: non solo alimentari ma anche tutto ciò che concerne la detergenza, la carta, la plastica o le attrezzature come tavoli, sedie, posate, piatti, ecc., ma anche incontri destinati alla formazione, incontrando periodicamente i clienti al fine di presentare nuovi prodotti o aziende da noi selezionate a favore del miglioramento delle performance nell’ambito professionale. Il nostro ufficio marketing li ha denominati Cancelloni Experience e sono dei meeting nei quali facciamo assaggiare nuovi prodotti, effettuiamo corsi di formazione su più temi, presentiamo nuove attrezzature e tecniche di cottura, effettuando corsi di formazione sui temi più affini e utili ai nostri clienti (HACCP, Celiachia, il servizio al cliente, ecc). Insomma, rivolgendoci ad un pubblico specializzato composto da professionisti del settore (alberghi, pizzerie, ristoranti, ecc.), sentiamo di avere una missione da rispettare: offrire loro i migliori prodotti e il miglior servizio per esprimere al cliente finale, le migliori performance.

 width=

Da circa un anno, abbiamo ampliato il nostro raggio d’azione anche alle Gastronomie e ai supermercati (l’unico segmento della Distribuzione Organizzata da noi curata), poiché abbiamo intercettato la tendenza sviluppatasi negli ultimi anni da parte del consumatore, a rivolgersi a questo comparto in quanto sostitutivo occasionale della ristorazione. Un’opportunità che abbiamo colto volentieri e che ci avvicina ancora di più alle esigenze e alle richieste del consumatore tipo, che fruisce del pasto fuori casa. Mi piace sottolineare che la nostra azienda è particolarmente orientata al servizio al cliente e alla sua soddisfazione, in quanto da sempre cerchiamo di costruire un “vestito su misura” in funzione delle sue esigenze Fornitura di prodotto, consegne, esposizione finanziaria, servizio. E i nostri cliente ne sono testimoni.

Siete dunque molto attivi nel servizio al cliente…

Si, ma il nostro impegno non si ferma a quanto fino ad ora ho spiegato. La Cancelloni Experience è una attività di formazione e marketing su cui puntiamo molto e i nostri clienti hanno dimostrato un significativo gradimento per questa nostra scelta. Stiamo ora cercando di sviluppare dei nuovi servizi che aziende di Horeca e Food Service non hanno mai sviluppato finora. Ad esempio, pochi mesi fa, in collaborazione con un’importante compagnia, abbiamo lanciato un servizio di consulenza sul ramo assicurativo; un argomento che generalmente è ben lontano dalla quotidianità del ristoratore. Un’iniziativa che è stata ben accolta dai nostri clienti per via del tipo di proposte a loro offerte: polizze che si basano sul rischio d’impresa, sulla salute propria e dei dipendenti, sulla famiglia, ecc.

Questa iniziativa nasce anche per ampliare il rapporto con il cliente, fidelizzandolo e facendo sentire la Cancelloni un vero supporto per la sua azienda, un concreto punto di riferimento.

 width=

Quanto ha inciso sulla vostra attività il “lockdown”?

Certamente in modo importante. Oggi, in conseguenza della chiusura alle ore 18 dei ristoranti e del crollo del comparto dell’ospitalità, siamo al 50% del fatturato e consideri che la nostra azienda sostiene di fatto 250 famiglie: 110 dipendenti, 60 venditori, 35 autisti che viaggiano ogni giorno per garantire le consegne e una serie di professionisti che collaborano con l’azienda.

Il Decreto Ristori ha escluso la categoria dei distributori alimentari, non tenendo conta delle oltre 4.000 attività di distribuzione come la vostra e, di fatto, lasciando sbigottiti gli operatori della filiera. Lei cosa ne pensa?

Io mi auguro che sia stata semplicemente una svista dei nostri governanti. Se i ristoranti non lavorano, le aziende di distribuzione (che sono collegate esclusivamente a quel mercato), non possono non risentirne e quindi, cala il fatturato del ristorante e di conseguenza quello del distributore. Insomma, le aziende del nostro comparto, si fermano. E’ un concetto talmente elementare, che appunto, sospetto sia semplicemente una svista. Per questo motivo, abbiamo recentemente costituito insieme ad altri 87 colleghi di tutta Italia un consorzio che ci rappresenta, poichè fino a 4 mesi fa, nessuna delle aziende era rappresentata da un’associazione di categoria. Si chiama GH Horeca ed è l’acronimo di Grossisti Horeca.

Attraverso questo consorzio, abbiamo fatto una lettera al Presidente del Consiglio Conte, per chiedere in forma breve e semplice che venga inserito il nostro codice ATECO nell’elenco delle categorie comprese tra quelle che dovranno ricevere i ristori. Al momento c’è un’ipotesi di un contributo di 150.000 euro da destinare alle società di distribuzione, che magari è una goccia nel mare, ma è almeno un primo aiuto che riconosce lo sforzo che queste aziende stanno facendo da più mesi a favore dei propri dipendenti, con i dati che abbiamo incluso nella lettera inviata. Questo il testo della lettera che però, a tutt'oggi, non ha avuto ancora alcuna risposta.

 width= width=

Grazie per la costruttiva chiacchierata, Fabio

Grazie a voi per l’opportunità di raccontare della nostra realtà aziendale e dei disagi provocati dal COVID19 a tutto il settore della distribuzione in questo momento così critico. Ci auguriamo di ricominciare a operare con continuità al più presto anche per potervi raccontare di tutte le iniziative che la nostra azienda organizza periodicamente a favore dei clienti e di tutto il settore della ristorazione e dell’ospitalità. Parlo della rivista Orizzonte così come dell’evento che organizziamo ogni 4 anni dal 1998 e che si chiama “A porte aperte” ed è di fatto una vera e propria fiera della ristorazione. È l’evento più importante del nostro settore in Umbria e la organizziamo nei minimi dettagli, esattamente come le più importanti manifestazioni fieristiche internazionali. Nell’ultima edizione, la Cancelloni Food Service ha messo insieme 72 espositori provenienti da tutto il mondo e oltre 3.000 visitatori professionali, con una sala di 500 mq in cui abbiamo creato uno show cooking che hanno coinvolto chef di caratura internazionale che si sono esibiti per tutti e quattro i giorni di esposizione.

Stiamo pensando di anticipare la data della prossima edizione, anche per dare uno slancio alla ripresa totale delle attività quando questo incubo della pandemia sarà terminata e sarò molto lieto di invitare voi di Horecanews.it e tutti i vostri lettori a partecipare.

 width=

[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]

Compila il mio modulo online.