Bruno Bassetto, da 55 anni macellaio per passione

9 Nov 2018 - 04:30
Bruno Bassetto, da 55 anni macellaio per passione
"Un tempo il macellaio vendeva carne, oggi è anche una sorta di pasticciere, si trova a dover realizzare mille preparazioni. La componente della carne in senso stretto si è ridotta, in favore ad esempio del pronto da cuocere. Un tempo si vendevano pezzi da 2-3 kg l’uno, forse le famiglie di oggi non hanno più il tempo né la voglia di mettere la carne sul fuoco. In passato le famiglie inoltre erano più numerose e spesso anche più povere". Parola di Bruno Bassetto settanta anni di San Cipriano di Roncade, in provincia di Treviso, testimonial della carne veneta QV (qualità Verificata). In 55 anni ha vissuto tante esperienze, ha girato l’Italia e ha cucinato anche per Papa Ratzinger (nel 2007 divenne fornitore ufficiale del Pontefice durante le vacanze a Lorenzago). Bruno Bassetto si è raccontato a Osservatorio Freschissimi ripercorrendo tutta la sua esperienza lavorativa; da quando si è avviato alla professione, all'età di quindici anni da allora " è mutata prima di tutto la cultura del mangiare. Mettere la carne in tavola la domenica era occasione di festa, di convivialità. Oggi invece ogni occasione è buona per mangiare fuori casa, complice anche il lavoro. Sono certo una persona che ama la tradizione, il piacere dello stare insieme a tavola, ma vivo anche la modernità. Però voglio lanciare un appello: torniamo a mangiare in casa tutti insieme. Senza telecomandi o telefonini".  Nell’epoca dei social poi, mangiare può anche voler dire curare l’immagine: "Per l’esperienza che ho maturato, posso affermare che spesso oggi sulla carne ci si pone la domanda errata. La gente mi chiede “è tenera?” quando invece dovrebbe chiedermi se è buona. Il sapore deve tornare al centro, ci vuole maggiore cultura sull’argomento". Dal maestro Bassetto, infine, una preziosa raccomandazione: "A cena e soprattutto nelle serate a tema spesso la gente chiede, magari, informazioni sul vino presente in tavola. Ma difficilmente si informa sulla provenienza della carne, che sarebbe già molto, o su quale sia stato il nutrimento dell’animale. Bisogna ripartire dalle basi, e anche il mondo della ristorazione dovrebbe puntare definitivamente sulla carne di qualità, italiana"
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