Bord Bia. Prodotti ittici irlandesi: qualità e sostenibilità d’eccellenza

Bord Bia punta i riflettori sui prodotti ittici irlandesi, particolarmente apprezzati in Italia, sostenibili e dotati di caratteristiche di gusto uniche

26 Giu 2020 - 01:30
Bord Bia. Prodotti ittici irlandesi: qualità e sostenibilità d’eccellenza
Bord Bia - Irish Food Board, ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi, punta i riflettori sui prodotti ittici provenienti dall'Irlanda, particolarmente apprezzati in Italia e dotati di caratteristiche nutrizionali e di gusto uniche. L'Irlanda è infatti uno dei paesi leader a livello internazionale nella fornitura di prodotti ittici biologici che tutelano meglio l'ambiente e il benessere dei consumatori. I principi chiave che orientano l’approccio allo sviluppo dell'acquacoltura e delle attività di pesca sono due: la gestione responsabile delle risorse marine e la tutela dell'ambiente. Tali principi sono in linea con le tendenze dei consumatori europei, sempre più orientati verso prodotti in grado di assicurare un rigoroso rispetto dei più elevati standard di qualità e di sicurezza alimentare, garantendo allo stesso tempo la difesa dell'ambiente marino e della biodiversità. I prodotti ittici irlandesi vengono allevati lungo le coste dell'Atlantico, in un ambiente incontaminato e in zone remote con acqua purissima, poste a grande distanza dalle aree industrializzate. Queste condizioni permettono di ottenere materie prime di ottima qualità e rinomate in tutto il mondo sia dal punto di vista del gusto, che da quello della nutrizione, in quanto si tratta di prodotti estremamente controllati. A garantire la sicurezza dei consumatori sono i numerosi enti competenti, tra questi, FSAI (Food Safety Authority of Ireland), SFPA, (Sea-Fisheries Protection Authority) - le Autorità per la regolamentazione della pesca in mare - e l'Istituto Marino (Marine Institute) che analizzano costantemente gli allevamenti assicurando l’assenza di batteri e biotossine, residui di farmaci veterinari, tracce di metalli e inquinanti organici persistenti. L’Irlanda è impegnata concretamente a favore della sostenibilità dell'acquacoltura e della responsabilità nella gestione della pesca. I principi chiave dell'approccio irlandese alla produzione sostenibile, prevedono  la tutela della salute degli ecosistemi acquatici con una selezione naturale degli stock ittici che devono prevedere densità controllate; rigorosissime sono anche le regolamentazioni sull'impiego di mangimi e si preferisce, quando possibile, l’uso di prodotti e processi naturali. Le aziende inoltre si impegnano nell'utilizzo di energie rinnovabili, unitamente ad una particolare attenzione verso le pratiche del riciclo.  width=I prodotti ittici irlandesi sono inoltre certificati in conformità al programma Origin Green, che consente ai produttori di fissare e raggiungere obiettivi misurabili di sostenibilità, tra cui la riduzione dell'impatto ambientale, il servizio alle comunità locali e la protezione delle straordinarie risorse naturali che questa terra può offrire. L'Italia è un partner commerciale chiave per l'Irlanda per quanto riguarda il pesce, classificandosi per importanza come il terzo mercato più importante, con una quota di quasi il 10% delle esportazioni totali in questa categoria. Le esportazioni irlandesi di prodotti ittici in Italia per l'anno conclusosi a marzo 2020 hanno raggiunto un valore di 53 milioni di euro, con un calo dell'8%, dovuto in gran parte dagli effetti della pandemia da Covid-19 sull'andamento del mercato. L’emergenza sanitaria ha avuto un prevedibile impatto sui mercati, pertanto i primi tre mesi di questo 2020 (gennaio-marzo) hanno visto una riduzione sia del volume complessivo che del valore, dovuta in gran parte all'interruzione dei canali di distribuzione e al temporaneo declino del settore della ristorazione, che costituiva uno dei mercati chiave per l’esportazione ittica. Fanno eccezione i calamari congelati, la cui esportazione è cresciuta di oltre il 20% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I prodotti principali che vengono esportati comprendono gli scampi congelati, che rappresentano quasi il 66% del commercio totale; altri prodotti di rilievo sono i gamberetti e i gamberi che rappresentano quasi il 14%, seguiti da calamari, capesante, cozze, ostriche, granchi, salmone affumicato e sgombro congelato. Il pesce è un alimento essenziale all’interno della nostra dieta e presenta numerosi benefici per la salute, in particolare se si tratta di prodotti di ottima qualità, garantiti e controllati, come quelli irlandesi. Ecco quindi i principali motivi per cui dovremmo incrementare il consumo di pesce all’interno della nostra dieta:
  1. Alto contenuto di proteine: una porzione di 100 g di pesce fornisce ad un adulto quasi la metà della quantità di proteine necessarie a soddisfare il suo fabbisogno giornaliero.
  2. Basso contenuto di grassi: ottimo per la salute del cuore! Il pesce bianco cucinato senza grassi aggiunti contiene solo l’1% di grasso.
  3. Alto contenuto di Omega 3: il pesce azzurro è un’importante fonte di grassi omega 3, necessari per il benessere del sistema circolatorio.
  4. Alto contenuto di selenio e iodio: il pesce contiene un’alta percentuale di iodio e selenio che sono nutrienti con un ruolo importante per il sistema nervoso, le funzioni cerebrali, il sistema immunitario e il metabolismo.
 
Bord Bia, Irish Food Board, è un ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi. Lo scopo di Bord Bia è quello di promuovere il successo dell’industria food&beverage e dell’orticoltura irlandese attraverso servizi di informazione mirati, la promozione e lo sviluppo dei mercati. Nel 2019 le esportazioni dell’industria food&beverage irlandese sono arrivati a quota 13 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 67% dal 2010. L'Italia è un mercato importante, con esportazioni del valore di 314 milioni di euro nel 2019; è il quarto mercato più importante per l’export di manzo irlandese in Europa con scambi valutati, per l’anno scorso, a 176 milioni di euro.
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