Bomba alla Pizzeria Sorbillo, Fipe: "Pieno sostegno a un simbolo di legalità"

17 Gen 2019 - 13:27
“Chiusa per bomba la pizzeria Sorbillo Gino (riapriamo presto)”: questo il cartello che ieri mercoledì 16 gennaio reggeva tra le mani Gino Sorbillo - uno dei pizzaioli napoletani più conosciuti e amati del nostro Paese – in una foto che ha fatto velocemente il giro del web. Alle sue spalle l’ingresso della sede storica della Pizzeria Sorbillo fortemente danneggiato dall'esplosione di una bomba carta. Un episodio che ha scosso l'intera città, subito schierata con Gino Sorbillo sempre più convinto che dietro l’atto criminale ci sia la mano della camorra. Il pizzaiolo ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera: “Nel centro storico, come in altri quartieri di Napoli, ci sono assetti criminali in continuo fermento. Cambiano le alleanze. Di conseguenza ogni volta, nelle fasi di transizione, i nuovi gruppi hanno bisogno di “presentarsi”. Dire: eccoci, siamo noi. E siamo potenti. Per fare questo hanno bisogno di un simbolo. In questo caso, il simbolo sono stato io". Non è la prima volta che Gino Sorbille subisce questo tipo di intimidazioni; già cinque anni fa uno dei suoi locali fu vittima di un incendio le cui dinamiche seguono la stessa logica dell'episodio più recente, ma i danni non fermarono Gino Sorbillo, tenacemente impegnato più di prima a difendere la sua città – a cui ha addirittura chiesto scusa per la brutta immagine che si stava rimandando al Paese per via dell’episodio –  e la sua attività. I danni dell'esplosione sono limitati all'ingresso della pizzeria; il locale era chiuso da giorni per lavori e quindi non erano presenti clienti, solo un dipendente rimasto illeso. Gli investigatori sono intervenuti tempestivamente e nelle ore successive sono riusciti ad acquisire dalle telecamere di videosorveglianza alcune immagini che riprendono l’esecutore materiale dell’atto. Così, proprio a ridosso della giornata mondiale della pizza (che si celebrata oggi) Napoli – e non solo la famiglia Sorbillo – viene ferita al cuore, nelle strade che ogni giorno accolgono sempre più turisti, attratti dalle sue bellezze e dalle sue eccellenze enogastronomiche. Non sono tardate ad arrivare manifestazioni di solidarietà, che replicano il no secco all'illegalità e il pieno sostegno ad un simbolo dell’eccellenza Made in Italy. In una nota stampa Fipe– Federazione Italiana Pubblici Esercenti dichiara prontamente il suo sostegno a Gino Sorbillo. “Siamo profondamente scossi dall'attentato che ha coinvolto la pizzeria Sorbillo nel cuore di Napoli: un locale che da anni è un simbolo non solo della città partenopea ma dell’intero Paese. Quando si parla di pizza il brand Sorbillo è ormai un'istituzione ed è peraltro emblematico che sia stata colpita per una seconda volta, dopo l'incendio di cinque anni fa, proprio in prossimità del 17 gennaio, la Giornata Mondiale della Pizza. A nome di tutti i pubblici esercizi italiani Fipe desidera manifestare a Gino Sorbillo, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori piena solidarietà. La Federazione ribadisce il proprio sostegno a fianco di chi nel nostro settore opera con impegno, passione e nella legalità e auspica che l’attività possa tempestivamente riaprire”.
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