Belladama di Poggio della Dogana, il vino bianco bio per l'estate

Poggio della Dogana presenta Belladama, un Romagna Albana Docg secco bio dal bouquet complesso con sentori di agrumi, fiori bianchi ed erbe aromatiche

16 Giu 2020 - 01:30
Belladama di Poggio della Dogana, il vino bianco bio per l'estate
Belladama di Poggio della Dogana è un Romagna Albana Docg secco biologico prodotto in località “le Volture”, nel cuore della Romagna; ha il nome di un cavallo da trotto, le nuance aromatiche delle campagne assolate della Romagna e la freschezza delle colline di Castrocaro Terme dove giunge la brezza del vicino litorale Adriatico. L’azienda agricola Poggio della Dogana, nata nel 2017, è guidata da tre amici imprenditori nel campo delle energie rinnovabili, con alle spalle una consolidata esperienza nel settore della finanza: i fratelli Aldo e Paolo Rametta e Cristiano Vitali. La loro filosofia produttiva è orientata alla ricerca dell’espressione qualitativa più alta delle uve raccolte in vigna. La vinificazione viene fatta in assenza di bucce, attraverso pressatura tradizionale lenta in pressa verticale. La fermentazione avviene in tini di acciaio a temperatura controllata. L’affinamento è di 5 mesi in acciaio sulle fecce fini e di almeno 2 mesi in bottiglia. Un rispetto della materia prima che fa emerge in questo vino un bouquet complesso con sentori di agrumi, fiori bianchi ed erbe aromatiche. In bocca il quadro gustativo spazia tra limone, pompelmo, un tocco di arancia bionda, salvia e rosmarino. Un vino che conquista al primo sorso e che fa percepire nettamente tutte le potenzialità dell’Albana, varietà che, fino a non molti anni fa, era conosciuta solo nella versione dolce e - nella declinazione secca - era considerata niente più che un vino da tavola o da sagre popolari. Un brutto anatroccolo, insomma, che con il Belladama si trasforma in un magnifico cigno, di cui richiama eleganza e levità. Il nome, Belladama, è un omaggio alla madre di Aldo e Paolo Rametta: "Belladama era il nome di un cavallo della scuderia di cavalli da trotto che nostro nonno materno possedeva prima della Seconda Guerra Mondiale – spiegano i due fratelli alla guida dell’azienda insieme a Cristiano Vitali -. I cavalli rappresentano ricordi meravigliosi per nostra madre Rosanna, seppur fosse ancora bambina, per questo abbiamo voluto dedicare a quel cavallo, e quindi anche a lei, questo nostro primo vino bianco di cui andiamo molto orgogliosi". L’etichetta è un bozzetto dell’artista Silvio Gordini, che raffigura un fiore, forse una bocca di leone. Uno schizzo che fa parte del patrimonio di famiglia dei fratelli Rametta e del loro antenato che aveva realizzato l’opera nell’ambito della creazione di una scenografia, quando queste venivano ancora create a mano.
Belladama di Poggio della Dogana, il vino bianco bio per l'estatePoggio della Dogana sorge a Terra del Sole, direttamente sul poggio nel quale si ergeva la dogana di passaggio di confine storico, territoriale e culturale tra Romagna Pontificia e Granducato di Toscana. L’azienda agricola, nata nel 2017, è guidata da tre amici imprenditori nel campo delle energie rinnovabili, con alle spalle una consolidata esperienza nel settore della finanza: i fratelli Aldo e Paolo Rametta e Cristiano Vitali.
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