Associazione Nazionale Banqueting e Catering contro il lavoro nero

24 Gen 2020 - 04:35
Associazione Nazionale Banqueting e Catering contro il lavoro nero
Paolo Capurro, Presidente di ANBC, Associazione Nazionale Banqueting e Catering, ha commentato l’operazione “Master Black” condotta dalla Guardia di Finanza in Lombardia, prendendo una posizione in piena linea con Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi. L'operazione, lo ricordiamo, aveva portato la guardia di finanza a scoprire e smantellare una rete di 250 lavoratori "a nero", irregolari e impiegati nel settore ristorazione e nell'organizzazione di eventi e catering nel bresciano. “Prendiamo atto dell’inchiesta che in questi giorni ha smantellato una rete di 250 lavoratori irregolari nel bresciano, impiegati anche in servizi di catering. La nostra associazione non può che condannare fermamente e in maniera inequivocabile episodi del genere" ha commentato il presidente Capurro.
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Paolo Capurro - Presidente ANBC
“Quello del lavoro nero è un fenomeno che affligge tanti settori dell’economia italiana e purtroppo anche il nostro. La nostra associazione è nata proprio con questo scopo: mettere insieme e difendere chi fa questo mestiere difficile con serietà e professionalità. Chi aderisce a ANBC garantisce di lavorare sempre in modo regolare e deve necessariamente essere difeso dalla cattiva luce che un certo tipo di “imprenditori” getta su un comparto importante che rappresenta oltre 1100 aziende. I clienti devono essere attenti a rivolgersi ad aziende certificate, come tutte quelle in ANBC”. “Tuttavia è doverosa una ulteriore riflessione – conclude Capurro – Il nostro è un settore molto particolare, caratterizzato da variabilità assoluta delle richieste e dall’impossibilità di avere una programmazione a lungo termine, con flussi di domanda imprevedibili. Per questo è assolutamente necessario avere maggiore flessibilità sui contratti dei dipendenti. Ci chiediamo come mai i voucher siano stati accantonati così frettolosamente anziché perfezionati quando in realtà potevano essere uno strumento valido per far fronte a questi problemi. Da parte nostra facciamo il possibile per sensibilizzare i nostri imprenditori, ci aspettiamo che le Istituzioni dimostrino lo stesso impegno accogliendo le nostre richieste”.
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