Alta Scuola Veronelli e San Giorgio Cafè siglano una partnership

28 Maggio 2019 - 03:30
Alta Scuola Veronelli e San Giorgio Cafè siglano una partnership
Ha avuto inizio con gli incontri di sabato 25 e domenica 26 maggio "Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano", primo corso di perfezionamento dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. Luogo di studio e di formazione dedicato alla civiltà della terra e della tavola, l’Alta Scuola Veronelli, è nata nel 2018 dalla collaborazione tra Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini per proporre, grazie al sostegno di Banca Generali Private, main sponsor, servizi formativi e approfondimenti culturali dedicati a professionisti e operatori del settore agroalimentare. Si è aperto, infatti, il percorso di perfezionamento che, per 180 ore distribuite in un semestre, consentirà ai corsisti ammessi di approfondire i vini e i cibi d’Italia quali elementi di un patrimonio culturale che comprende i beni storici, artistici e paesaggistici.  width= In collaborazione con il Consorzio Franciacorta e il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano porta a Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore sede dell’Alta Scuola Veronelli, una faculty composta da 35 autorevoli docenti tra agronomi, enologi, critici, vignaioli ma anche filosofi, storici dell’arte e sociologi.

Partnership con San Giorgio Cafè

In apertura di questo innovativo percorso di perfezionamento, l’Alta Scuola Veronelli annuncia l’attivazione di una preziosa partnership tecnica con San Giorgio Cafè, ristorante gourmet che porta la firma di Filippo La Mantia, recentemente inaugurato, di cui vi abbiamo parlato nella news Filippo La Mantia sbarca in Laguna per il San Giorgio Cafè. [caption id="attachment_31257" align="aligncenter" width="1920"] width= San Giorgio Cafè - esterno[/caption] L’esperienza formativa di Camminare le vigne diviene, così, ancora più piacevole e coinvolgente: infatti - accanto alle lezioni frontali, alle degustazioni e alle visite ai territori - la frequentazione quotidiana di questo locale d’eccellenza contribuirà ad accrescere le competenze degli allievi con piatti e vini selezionati in relazione al programma didattico, opportunamente presentati dai docenti. Sabato 25 e domenica 26 maggio il primo modulo del corso di perfezionamento si è aperto con il saluto di Alessio Fornasetti, Rappresentante del Consiglio Direttivo del Seminario Veronelli e l’ampia presentazione degli obiettivi, degli strumenti e delle attività programmate a cura di Andrea Bonini, Coordinatore dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, Alberto Capatti, Presidente del Comitato Scientifico, Renata Codello, Direttore degli Affari istituzionali di Fondazione Giorgio Cini e Andrea Alpi, Responsabile didattico dell’Alta Scuola Veronelli. [caption id="attachment_31255" align="aligncenter" width="800"] width= Andrea Bonini, ideatore e coordinatore Alta Scuola Veronelll[/caption] Gian Arturo Rota ha inaugurato l’attività didattica vera e propria con un omaggio alla figura di Luigi Veronelli ricordandone il fondamentale contributo a favore delle produzioni agricole e alimentari d’eccellenza. Il programma delle lezioni è proseguito, poi, toccando l’area tematica Sensorialità e valutazione con la lezione “Educazione alla sensorialità consapevole” condotta da Andrea Alpi, a seguire l’intervento “Paesaggi e suoli viticoli” di Giacomo Sartori per l’area tematica Comprendere il territorio. La giornata si è conclusa con la cena presso San Giorgio Café e la presentazione di Venezia come prima delle dieci “capitali della cucina italiana” selezionate e proposte da Alberto Capatti. Domenica 26 maggio, protagonista è stato il Tirolo Meridionale presentato da uno dei suoi più autorevoli conoscitori: Peter Dipoli, prima voce dell’ampia sezione del corso dedicata a Vigne e vini d’Italia. Nell’ambito delle 180 ore, ai momenti di lezione frontale si alternano esercitazioni sensoriali, viaggi studio per conoscere territori di elevato interesse gastronomico e culturale e momenti di attività individuale a integrazione di quanto appreso in aula. Al termine del percorso formativo saranno svolti test e colloqui di valutazione finalizzati alla verifica delle competenze acquisite e al conseguimento del diploma di Cultore del Vino Italiano.
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