Albergatore Day: l'abusivismo ricettivo al centro del dibattito

1 Febbraio 2019 - 04:37
Si è svolto all'Hotel Parco dei Principi a Roma il 30 gennaio l'Albergatore Day, la più importante manifestazione della e sulla ricettività capitolina alla quale partecipano fornitori di prodotti e servizi con i rappresentanti delle istituzioni. L'evento da sempre è un momento di confronto fra Associazioni, Istituzioni e operatori di settore e in questa edizione ha visto avvicendarsi numerosi temi caldi. Fra questi, senza dubbio il più incandescente è stato l'abusivismo ricettivo a Roma. Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, ha lanciato un forte allarme. Il costo della ricettività sommersa è altissimo. Case private trasformate in strutture ricettive senza alcun controllo costano almeno 40 milioni di euro in termini di tasse di soggiorno non versate. Ecco perché serve un segnale forte per contrapporsi all'abusivismo. Non si tratta certo della sola ricettività romana: il problema del sommerso riguarda tutta la nazione, come ha precisato il presidente di Federalberghi nazionale, Bernabò Bocca. L'extraricettivo è stato rigidamente regolamentato, soprattutto dal punto di vista fiscale, in ogni grande capitale turistica, mentre in Italia vige una vera e propria concorrenza sleale tacitamente giustificata. Carlo Cafarotti, assessore al Turismo del Comune di Roma, presente all'Albergatore Day, ha precisato che entro pochi mesi verrà emanato un provvedimento volto a contrastare l'abusivismo ricettivo. La questione ha dato il la per mettere in evidenza un problema più grande che affligge il settore nella sua interezza. In un Paese come l'Italia, dove il turismo produce il 10% del Pil nazionale, grande ostacolo al suo sviluppo è proprio la frammentazione delle regolamentazioni che si dividono tra autorità centrale, amministrazioni regionali e comunali.
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