Al ristorante Il Salmoriglio tre chef per una serata dedicata alla zuppa di pesce

24 Sett 2019 - 03:36
Al ristorante Il Salmoriglio tre chef per una serata dedicata alla zuppa di pesce
Giovedì 26 settembre il ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle diventa teatro di un’imperdibile collaborazione tra tre chef della cucina contemporanea italiana. Protagonista sarà proprio la zuppa di pesce. La zuppa di pesce è quel piatto che abbraccia tutti i 7.914 km di coste d’Italia, il cui sapore marino è ben presente nella memoria non solo di chi è nato o è vissuto al mare, ma anche di chi è innamorato del rumore delle onde e di quell’odore salmastro che stuzzica il palato quando la si avvicina. La zuppa di pesce è in ogni carta di ristorante che si affaccia sul mare ma la cui ricetta è tenuta gelosamente segreta, trovando solo delle similitudini da regione a regione. A partire dalle ore 20, gli chef Alessandro Ravanà, Marco Visciola e Franco Aliberti si metteranno alla prova per rendere omaggio a questo piatto marino reinterpretandolo a modo loro, dalla classicità alla più personale rivisitazione. Si tratta della seconda tappa in cui i tre chef si trovano per reinterpretare un piatto della tradizione italiana, dopo la prima tappa sulla pasta al pomodoro dello scorso luglio (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo) presso il ristorante Tre Cristi Milano; la prossima sarà il 24 ottobre a Genova, presso il ristorante Il Marin, a chiudere il cerchio con il pesto. Si inizierà con “La minestra alla ghiotta” la zuppa di pesce classica nella migliore tradizione siciliana, con il pesce fresco dei pescatori del porto vicino al ristorante Il Salmoriglio. [caption id="attachment_40262" align="alignnone" width="680"] width= La minestra alla ghiotta Photo Credit: Rossana Brancato[/caption] Lo chef Alessandro Ravanà poi, da padrone di casa, reinterpreta questa ricetta in stile gastronomico ne “L’altra marea”, una crema speziata con seppioline, nero di seppia ed un olio balsamico alla rucola, un piatto che nasce dalla sensibilità alle tematiche sociali, in particolare al problema degli sbarchi sull’isola; [caption id="attachment_40263" align="aligncenter" width="680"] width= L'altra Marea Photo Credit: Rossana Brancato[/caption] Franco Aliberti invece ha ideato “Il mare che vorrei”, una sorpresa di zuppa alle alghe in un’ottica di sostenibilità ambientale mentre la creazione di Marco Visciola è “Abissi”, un antipasto di pesce azzurro del Mediterraneo che diventa una zuppa grazie a una salsa versata a tavola, da gran piatto gourmet. [caption id="attachment_40264" align="aligncenter" width="680"] width= Abissi Photo Credit: Rossana Brancato[/caption] Il costo della serata è di 50 euro, comprensivi delle quattro declinazioni in tema, dei vini in abbinamento e del dessert “Mediterraneo” firmato dallo chef Alessandro Ravanà: un biscotto ai cereali con acqua di limone, miele, origano e polvere di capperi.

Gli Chef

Alessandro Ravanà 37 anni, di Agrigento, è approdato in cucina una decina di anni fa, ma nel suo curriculum si sostanzia da subito l’impronta dell’imprenditore, oltre che del cuoco: 16 anni fa aprì un locale di pasticceria e gastronomia ad Agrigento. Tra le esperienze più formative di Ravanà c’è poi “Piazza Duomo” di Enrico Crippa, dove affina la sua passione per la cucina e le tecniche di cottura e di trasformazione della materia prima. Nel 2007 apre a Porto Empedocle il suo ristorante, dove può elaborare una cucina più ricercata e curata al primo posto il culto per la materia prima nel rispetto della biodiversità, a strettissimo contatto con i piccoli agricoltori locali e i pescatori in un’ottica di sostenibilità ambientale.  width=Franco Aliberti Tra le esperienze più importanti dello chef- pasticcere quella da Massimo Spigaroli all’Antica Corte Pallavicina, poi presso Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Padova dove ha la possibilità di confrontarsi con professionisti del calibro di Gianluca Fusto, quindi è la volta da Erbusco da Gualtiero Marchesi con cui collabora anche all’apertura del Marchesino a Milano. A seguire, l’esperienza pregnante presso il ristorante Vite di San Patrignano, per il progetto di centro della proposta educativa della comunità. Nel 2012 entra a far parte della brigata di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, mentre nel 2014 apre il suo ristorante a Riccione, EVVIVA, dolci e cucina a scarto zero, sua cifra stilistica. Ultima tappa del suo percorso prima di Milano, ha affiancato lo chef Gianni Tarabini a La Preséf all’interno dell’Azienda Agricola de “la Fiorida” a Mantello, in Valtellina. [caption id="attachment_33563" align="aligncenter" width="400"] width= photo credit Stefan Giftthaler[/caption] Marco Visciola 34 anni, ligure doc di Bogliasco, innamorato della propria terra e delle sue origini, “un orto sospeso sul mare”, come ama chiamare la sua Liguria; inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea. Qui lo chef prende confidenza con ingredienti asiatici e tecniche di lavorazione come le fermentazioni che trasporta anche come camei del gusto nella sua cucina. Poi l’esperienza da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta ha completato la sua formazione che vede in primo piano il rispetto per la materia prima e il gusto estetico. Uno chef “di mare” che ha sposato la causa della pesca etica, prediligendo in carta il pesce azzurro del Mediterraneo.  width=  
Compila il mio modulo online.