AIGAB: "Il Governo punti sugli affitti brevi come modello di turismo sostenibile"

AIGAB dopo le parole di Draghi sulla necessità di un nuovo modello di turismo, rilancia il segmento dei soggiorni nelle seconde case inutilizzate degli italiani come occasione per riattivare da subito il comparto turismo-hospitality

22 Febbraio 2021 - 00:30
AIGAB: "Il Governo punti sugli affitti brevi come modello di turismo sostenibile"
AIGAB - Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi interviene nel dibattito sul futuro del turismo innescato dalle parole del presidente del Consiglio Draghi sulla necessità di “preservare, cioè almeno non sciupare, città d'arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni attraverso molti secoli hanno saputo preservare e ci hanno tramandato”. Di seguito una nota stampa diffusa dall'Associazione: "Un piano strategico sotto la regia del Governo che, grazie ad incentivi fiscali e norme semplificate, consenta di recuperare gli immobili dismessi in migliaia di destinazioni secondarie italiane che, a fronte di un costo molto contenuto in termini di restauro conservativo, potrebbero davvero rinascere anziché vedere svenduto il loro patrimonio immobiliare, vero asset del nostro Paese, a stranieri che magari vi soggiorneranno dieci giorni l’anno senza attivare alcun indotto. La provocazione di tanti Sindaci che svendono le case dei nostri nonni ad un euro è un grido d’aiuto che va ascoltato. Il vero turismo sostenibile è quello che finora è stato considerato di serie B rispetto alla ricettività tradizionale ma che nell’estate 2020, la prima dopo la pandemia, è stato il primo a ripartire perchè considerato più sicuro se gestito da operatori professionali. È il turismo dei cosiddetti affitti brevi, ormai diventati medi se non lunghi, nelle seconde case degli italiani”. “Ci prendiamo la responsabilità di ricordare al Presidente Draghi e al Ministro Garavaglia che il vero turismo sostenibile è proprio quello rappresentato dalle nostre aziende che riqualificano e non cementificano, è quello dei cosiddetti affitti brevi - spiega Marco Celani, presidente AIGAB, l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi - anche se in questa fase è più corretto parlare di affitti long stay ovvero fino ai 18 mesi visto che la domanda, dopo il primo lockdown, è drasticamente cambiata come la tipologia di viaggio che gli italiani prenotano da quando è scoppiata la pandemia. Parliamo di soggiorni in abitazioni ed edifici che sono stati riqualificati e sottratti al degrado e all’usura del tempo, su cui i proprietari hanno investito sempre più spesso per avere un’entrata integrativa rispetto alla pensione o allo stipendio che magari non c’è, e gestiti da vere e proprie aziende che mettono in campo una gestione professionale sicura e trasparente”. Questo modello è il volano per riattivare centri minori portandoci senza cementificare remote workers in fuga dalle grandi città ma anche per attivare una domanda che, una volta che si potrà tornare a viaggiare in serenità, saprà intercettare tanti turisti stranieri allentando la pressione sulle Top Destination. Rispetto all’asset delle seconde case degli italiani non utilizzate, circa 6,3 milioni, quelle immesse nel circuito del vacation rental sono solo 550 mila. Di queste circa 200mila sono gestite da aziende. Complessivamente gli operatori, professionali e non, sono tra i 20 e i 30 mila, con un indotto nel mondo del lavoro di centinaia di migliaia di persone. Il nostro settore nell’estate 2020 è stato il primo a ripartire grazie agli standard di sicurezza altissimi e la personalizzazione che solo un soggiorno in una casa può garantire visti gli spazi che vengono goduti dall’ospite in forma esclusiva. I soggiorni nelle case italiane possono contribuire da subito al rilancio dell’intero comparto turismo a beneficio dell’intero Paese. Confidiamo che il Governo ne tenga conto”.  width=
AIGAB (www.aigab.it), l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, è nata nell’ottobre 2020 dalla necessità, avvertita da tempo dalle aziende protagoniste del mercato a livello nazionale, di fare rete per una vera ed efficace rappresentanza istituzionale al settore. L’Associazione, che si propone inoltre di mappare il comparto ed incentivarne la professionalizzazione, nasce per promuovere un vacation rental sicuro, diffuso, professionale, legale, flessibile, scalabile, sostenibile, innovativo e capace di creare esternalità positive sui territori su cui impatta e di seguire gli standard richiesti dal mercato internazionale, prima di tutto nella customer experience. Una sfida raccolta e portata avanti dai big player dello short term italiano che durante il lockdown della primavera 2020, con l’iniziativa benefica #stateacasanostra condivisa con altri a sostegno del personale sanitario mobilitato nel contrastare la pandemia, hanno fatto rete e sperimentato concretamente i risultati positivi che si possono raggiungere tramite un network di professionisti appassionati del loro lavoro. Del Consiglio Direttivo fanno parte Italianway con il suo AD Marco Celani che riveste la carica di Presidente AIGAB, Wonderful Italy con il suo AD e co-founder Michele Ridolfo con il ruolo di vice-presidente AIGAB, insieme a CleanBnB con l’AD, Presidente e co-founder Francesco Zorgno che assume la carica di consigliere AIGAB, come Davide Ravalli, Co-founder e Head of M&A di Altido, e Rocco Lomazzi, Founder & Chairman di Sweetguest.
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