Aicig: Consorzi di tutela del settore caseario soddisfatti degli accordi commerciali UE

6 Nov 2018 - 04:30
Aicig: Consorzi di tutela del settore caseario soddisfatti degli accordi commerciali UE
I consorzi del settore caseario Asiago, Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano, sono soddisfatti degli accordi commerciali di libero scambio - come il Ceta con il Canada, quelli siglati con il Giappone, quello in via di definizione con il Messico o quello ancora in discussione come il negoziato con i Paesi Mercosur - siglati dall'Unione europea. Per i quattro consorzi gli accordi hanno creato situazioni favorevoli per i flussi commerciali permettendo agli operatori di lavorare in situazioni eque e di concorrenzialità. La posizione è emersa in un incontro organizzato da Aicig, l'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che ad oggi rappresenta 64 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari (vini esclusi) italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. Ad essere maggiormente rappresentati sono i prodotti caseari (22 denominazioni), gli ortofrutticoli e cereali, freschi e trasformati (22 denominazioni), i prodotti a base di carne (11 denominazioni), gli olii (5 denominazioni), le carni fresche (2 denominazioni)  e gli aceti balsamici (3 denominazioni). La sorveglianza dell’Aicig a tutela dei prodotti italiani è svolta sia all'interno dell'Unione Europea, dove il quadro legale a tutela delle denominazioni è certo, sia al di fuori dove comunque è tutto ancora molto vago. "Nel contesto dei mercati internazionali - ha spiegato il segretario generale di Aicig, Leo Bertozzi - i Consorzi riuniti in Aicig e nella rete internazionale Origin, fanno fronte comune sulla tutela delle denominazioni, in particolare nei confronti di chi, come il Consortium for Common Food Names Usa, svolge azioni per 'tutelare' i nomi generici" Le denominazione di origine italiane, note in tutto il mondo, secondo l'Aicig, rappresentano un patrimonio che va salvaguardato da tutti i tentativi di imitazione che danneggiano anche i consumatori oltre che la reputazione del prodotto.
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